Nel post precedente abbiamo visto come lavorare a diritto con la tecnica Continentale. In questo post procediamo con la tecnica Continentale e andiamo a vedere come si lavora a rovescio, in particolare il rovescio dell’Est Europa.
Prima di procedere avviso che esistono due modi per lavorare a rovescio: la lavorazione a rovescio Classica e la lavorazione a rovescio dell’Est Europa o Eastern. Anticipo che l’unica differenza nella loro lavorazione sta nel modo in cui si afferra il filato di lavoro una volta inchiodata la maglia. Statisticamente, la lavorazione a rovescio Classica è quella più utilizzata. A mio parere, è giusto conoscerle entrambe e scegliere di usare quella che vi piace di più.
Avviso che è assolutamente sconsigliato di combinare queste due lavorazioni.
Ho deciso di cominciare con la lavorazione a rovescio dell’Est Europa, proprio perché è quella che uso abitualmente anche nei tutorial.
Prima di passare alla pratica andiamo a conoscere bene la sostanza con cui lavoriamo, ovvero la natura e la struttura di maglie. Il ferro sinistro accoglie le maglie da lavorare, mentre il ferro destro è quello che opera e raccoglie le maglie nuove appena lavorate.
Ogni maglia ha due facce: “diritta” e “rovescia”. La prima si presenta sul lato che stiamo lavorando e l’altra sta sul lato opposto.
Dunque, se stiamo lavorando una maglia a diritto, sappiamo che dal lato opposto si sta formando la sua contropparte al rovescio e viceversa se stiamo lavorando una maglia a rovescio sappiamo che dal lato opposto si sta formando la sua contropparte al diritto.
Per capire meglio il procedimento senza perdere nessun dettaglio importante vi invito di visionare il video tutorial passo passo:
Osserviamo una delle maglie tolta dal ferro, assomiglia molto ad un arco oppure ad un cappietto collegato ad altre maglie affiancate.
Ha chiaramente due lati: quello destro che lo collega al lato destro della maglia e quello sinistro, che lo collega al lato sinistro della maglia.
Questa è la maglia aperta o normale, in cui entrambi i lati sono ben separati e non incrociati.
Normalmente, l’obiettivo di lavorazione ai ferri è preservare questa posizione aperta della maglia durante tutto il procedimento. Qualche volta, si sceglie, consapevolmente, di incrociare questi due lati, lavorando in questo modo le maglie a ritorto, ma solo per uno scopo decorativo ed estetico.
Se le osserviamo nel tessuto notiamo che entrambi i lati della maglia rimangono aperti, non incrociati anche dopo la lavorazione. Si vedono chiaramente i due lati distinti della maglia: destro e sinistro.
Nella sua posizione normale sul ferro la maglia ha il suo lato destro che passa davanti al ferro mentre il suo lato sinistro si accomoda dietro. Questa è la posizione delle maglie diritte a cui molte di voi siete abituate. Ed è giusto perchè è la sua posizione normale.
Ma esiste un’eccezzione ed è riservata soltanto e proprio per le maglie che si presentano a diritto. Quando questo cappietto viene scombinato e rovesciato spostando il suo lato destro all’indietro e riportando in avanti il suo lato sinistro. Osserviamo bene al confronto queste due posizioni delle maglie diritte, una di queste rovesciata e l’altra nella posizione normale, si vede chiaramente la differenza.
Ma il succo non cambia, sono entrambe maglie diritte aperte posizionate sul ferro sinistro con il loro lato destro verso esterno destro, è importante! Per conservarle aperte bisogna lavorarle sempre per il loro lato destro.
Perchè accade questo?
E’ dovuto a questa lavorazione a rovescio dell’Est Europa con cui queste maglie che si presentano a diritto sono state lavorare nel giro precedente.
Questa è la caratteristica principale della lavorazione ai ferri dell’Est Europa. E’ la sua peculiarità.
Vediamo come si lavora questo rovescio rivoluzionario 🙂
Per procedere con il rovescio, posizioniamo i ferri nelle mani come nel video precedente.
Per lavorare una maglia a rovescio, il filato di lavoro va posizionato davanti al ferro sinistro.
L’indice sinistro invece rimane come prima dietro al ferro sinistro. Il pollice scende leggermente giù svolgendo la stessa azione di prima, ovvero bloccando la fila di maglie da lavorare. Il dito medio si alza leggermente lungo il ferro e si posiziona da dietro affianco alla maglia che stiamo per lavorare e il pollice. La mano destra come prima è quella che opera gestendo intanto la fila delle maglie appena lavorate. Cercate di evitare la tensione nelle mani, non stringete, non tirate, concentratevi sui passaggi.
La maglia rovescia si “inchioda” da dietro per il lato destro esterno del cappietto. Poi con la punta fuoriuscita giro da dietro attorno al filato in senso orario finchè non lo blocco da sopra tra il ferro sinistro e l’ingresso della maglia inchiodata.
Completo la lavorazione spingendo e facendo passare il filato attraverso la maglia “inchiodata”, accolgo alla nascita la nuova maglia con l’indice destro e la passo al pollice che la “ingloba” e la blocca sul ferro destro. Fatto!
Questa lavorazione prevede poco sforzo perché evita i movimenti ampi, lo scopo è di bloccare il filato accerchiandolo da dietro in avanti e portarlo all’indietro, attraverso la maglia “inchiodata”.
Lavorando il rovescio in questo modo, il filato va distribuito e dosato con precisione.
Dopo aver lavorato tutte le maglie a rovescio, come sempre volto il lavoro e vado a vedere le maglie dal lato opposto, che si presentano a diritto, ma nella loro posizione “rovesciata” 🙂
Ora per lavorare queste maglie diritte “rovesciate” dovrò afferrarle dal dietro per la loro parte destra dietrostante.
Questa maglia diritta “rovesciata” si lavora a diritto normale come lo abbiamo imparato nel primo tutorial, ma afferrandola da dietro per il suo lato destro dietrostante.
Inoltre, per lavorarla a rovescio procediamo come lo abbiamo imparato in questo tutorial, ma afferrandola da dietro per il suo lato destro dietrostante.
Molto chiaro finalmente ho capito il metodo continentale 👍mi dannavo trovando i dritti rovesciati 😌
Grazie, molto utile 🙂