
Perché il tessuto a maglia assume una certa pendenza verso un lato, sembra storto.
Perché a volte capita che il tessuto a maglia, lavorato ai ferri assume una certa pendenza verso un lato che porta la maglia a curvarsi o arrotolarsi da un lato, infine portando ad un risultato storto?
Durante la lavorazione, man mano che procediamo ogni tanto ci fermiamo per osservare come sta procedendo il lavoro. A volte, indipendentemente dalla nostra esperienza e dal capo che stiamo realizzando, può essere una sciarpa, una copertina o un maglioncino, ci accorgiamo che la maglia è storta e tende da un lato…
Ci fermiamo e facciamo mille domande su cosa potrebbe essere andato storto. Dopo le prime ispezioni concludiamo che il numero di maglie è a posto, non manca nessuna, il campione realizzato prima di cominciare non era storto, il numero di entrambi i ferri coincide…
Allora qual’è il problema?
Innanzitutto, vorrei tranquilizzarvi che in quasi tutti i casi indipendentemente dai punti con cui stiamo lavorando o si tratta di una semplice maglia rasata diritta o un punto traforato, il problema sta proprio nel filato che usiamo.
Non serve imparare alla perfezione il processo con cui si produce il filato, ma per capire e conoscere meglio il prodotto con cui lavoriamo e in futuro non sbagliare con la scelta approfondiamo alcuni dettagli.
La produzione del filato (sintetico, cotone, lana o di qualsiasi altra origine, non importa, il processo è lo stesso per tutti) attraversa vari cicli di lavorazione.
Inizialmente, si preparano le fibre lunghe di lana, cotone, etc. che vengono lisciate e pettinate in fasci o strisce di filamenti soffici e allentati, chiamati “stoppino”.
Successivamente, comincia il ciclo di filatura in cui questi fasci di filamenti vengono torti, ovvero attorcigliati su se stessi. In questo modo si ottengono i singoli fili attorcigliati, resistenti e omogenei.
Poi arriva un passaggio molto importante in cui si compone il filato finale che lavoriamo noi. In questo ciclo i singoli fili attorcigliati vengono uniti e ritorti ma stavolta tutti insieme in un certo modo, secondo una specifica tecnologia.
Infatti, se osservassimo i filati che abbiamo a casa o nel momento dell’acquisto noteremo che ogni filato è composto da numerevoli singoli fili attorcigliati. Più grande è il numero e più sottili sono questi fili attorcigliati più il filato è pregiato.
Invece, il filato che spesso crea questo tipo di problemi è quello composto da un solo filo attorcigliato, specialmente se il filo è stato torto troppo oppure in modo non uniforme. In questo caso il filato ha ricevuto un’energia o carica extra che una volta lavorato trasmette al tessuto storcendolo. E’ compito del produttore regolare la tensione in modo che questo non accada.
Ci sono casi in cui anche il filato composto da più di un filo attorcigliato può portare a storcere la maglia. Questo significa che durante la produzione la filatura non è avvenuta nel modo giusto. Di conseguenza, il filato presenta questo difetto.
In questo caso, per evitare di acquistare del filato difettoso potete eseguire il controllo della tensione sul posto. Per questo basterebbe srotolare una trentina di centimetri di filato dal gomitolo scelto e piegarlo a meta. Se la parte piegata scende liberamente come un cappio allora il filato non ha problemi. Se invece tende ad unirsi e arrotolarsi eviterei di acquistarlo perché molto probabile che durante la lavorazione renderà il tessuto a maglia storto.
Come correggere la situazione con il tessuto a maglia storto.
Se il problema è la tensione, avete controllato e il filato risulta troppo attorcigliato, potrebbe essere d’aiuto riavvolgere nuovamente i gomitoli.
Per scaricare la tensione dal “gomitolo da srotolare” potete lasciarlo girare libero, per esempio, in una bacinella. A volte serve ripetere questa procedura due o tre volte.
Comunque ogni volta dopo aver completato il gomitolo fate il controllo della tensione per vedere se il problema è risolto.
Se avete scoperto che il filato presenta questo difetto vi propongo un’altra soluzione che funziona sempre, ovvero scegliere un punto a maglia più adatto.
Per esempio, il punto a coste si è sempre dimostrato un alleato molto valido.
Avete scelto di lavorare il filato con una semplice maglia rasata diritta oppure legaccio e non volete cambiarlo? Per evitare l’effetto ritorto potete alternare nei ferri dispari lavorando 1 ferro a diritto normale e 1 a diritto ritorto.
Se il filato che crea problemi è molto sottile potete unire due gomitoli in uno, formando un filato composto di due fili.
Spero che i miei consigli vi aiutino ad affrontare e risolvere la situazione con il filato problematico serenamente e permettono di portare il vostro lavoro al termine con piacere!
Grazie e alla prossima 🙂
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Sono una novellina nel mondo della maglia e vorrei condividere la mia esperienza finora.
All’inizio, è stato un po’ complicato capire come montare i punti e lavorare con gli aghi, ma con un po’ di pratica, sono riuscita a fare i primi passi. Ho creato una piccola sciarpa con un punto semplice, ma ora vorrei provare qualcosa di un po’ più sfidante.
Mi piacerebbe sentire i vostri consigli su come posso migliorare la mia tecnica e affrontare nuovi progetti. Cosa mi consigliereste di fare per progredire ulteriormente nella maglieria? Quali sono i passaggi successivi che dovrei considerare? Grazie mille per il vostro aiuto!