come scegliere punto maglia a coste ai ferri
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Come scegliere i punti a coste nella lavorazione a maglia

Sicuramente vi sarete chiesti almeno una volta: Quale punto a coste è più adatto al mio progetto? In questo articolo vorrei chiarire questo aspetto molto importante nella lavorazione a maglia.

Elasticità e caratteristiche del tessuto a maglia

Prima di rispondere alla domanda, affrontiamo il concetto alla radice.

Qualsiasi capo o indumento in tessuto a maglia ha una certa elasticità. Il grado di elasticità del tessuto dipende molto dal punto a maglia con cui è stato lavorato. Le maglie lavorate con punti traforati, specialmente con una semplice maglia rasata alla base, sono tra quelle meno elastiche.

Il grado di elasticità aumenta se nella sua lavorazione sono presenti maglie diritte e rovesce incolonnate e alternate con una certa frequenza. Più spesso si alternano queste due maglie, più rigorosa sarà la sua elasticità.

Ad esempio, se durante la lavorazione si alternano 5 maglie diritte e solo 1 maglia rovescia (o viceversa), il tessuto risulterà meno elastico e più esteso.

I punti a coste maglia: massima elasticità e versatilità

I punti a coste creano una considerevole elasticità proprio perché sfruttano al massimo le proprietà opposte di due maglie basilari: la maglia diritta estende la superficie del tessuto, mentre la maglia rovescia si comprime stringendosi nel caratteristico nodo.


Per chi volesse approfondire la tecnica di lavorazione a maglia con il metodo continentale:


Tipi principali di punti a coste maglia

Generalmente possiamo distinguere due categorie principali di punti a coste:

1. Coste con alternanza uniforme

Questi punti alternano lo stesso numero di maglie diritte e rovesce, come:

  • Coste 1×1
  • Coste 2×2
  • Coste 3×3
  • Coste 4×4

Esempio di punti a coste reversibili

Dal lato diritto e dal lato rovescio, i campioni 1×1, 2×2 e 3×3 appaiono identici.

Immagine che mostra il confronto tra tre campioni di lavorazione a coste, con punti a coste 1x1, 2x2 e 3x3, per esemplificare la descrizione fornita nel testo.Il confronto il lato diritto e il lato rovescio di campioni di maglia lavorati con punti a coste 1x1, 2x2 e 3x3, per dimostrare visivamente come questi punti creino un tessuto reversibile, identico su entrambi i lati.

2. Coste con alternanza disomogenea

Questi punti alternano un numero diverso di maglie diritte e rovesce, come:

  • Coste 2×1
  • Coste 3×1
  • Coste 4×1
  • Coste 3×2

In questi punti, le coste risultano più larghe e ravvicinate rispetto a quelle dei punti uniformi. La maglia lavorata con questi punti non è reversibile, poiché il retro ha un aspetto diverso dal lato diritto.

Dettaglio di un campione 2×1

Sul lato diritto le coste appaiono larghe, mentre sul lato rovescio diventano molto strette, evidenziando la mancanza di reversibilità.

Primo piano del lato rovescio di un campione di maglia lavorato con punto a coste 2x1, che mostra una struttura visibilmente diversa rispetto al lato diritto, evidenziando la non reversibilità di questo tipo di punto.Confronto tra il lato diritto e il lato rovescio di campioni di maglia a coste con rapporti 2x1 e 3x2. Si nota come il retro abbia un aspetto nettamente diverso dal lato diritto, a differenza dei punti a coste uniformi precedentemente mostrati.

Elasticità e aderenza nei punti a coste

Confrontando i punti a coste uniformi e disomogenei, emergono differenze importanti:

  • Nei punti a coste 1×1, 2×2, 3×3, ecc., la frequenza di alternanza delle maglie diritte e rovesce influisce su aderenza ed elasticità. Il punto a coste 1×1 risulta più elastico e aderente rispetto al 3×3.
  • Nei punti disomogenei come 2×1, 3×2, 4×3, ecc., le coste più larghe introducono una leggera elasticità senza compromettere l’uniformità visiva, ideale per rifinire maglie rasate dritte.

Quando scegliere un punto a coste?

La scelta del punto a coste dipende dalle esigenze specifiche del progetto:

  • Coste 1×1: ideali per calzini o berretti che richiedono alta elasticità.
  • Coste 3×3: perfette per un effetto più rilassato ma comunque elastico.
  • Coste 3×1 o 4×2: ottime per rifinire bordi di maglioncini, cardigan o canotte.

Esempi pratici

  • Per calzini o berretti si può utilizzare il punto a coste 1×1 per mantenere l’aderenza e impedire che scivolino.
  • Per maglioncini e canotte con struttura comoda e rettangolare, i punti a coste 3×1 o 4×2 sono ideali per mantenere il bordo tonico senza stringere eccessivamente.
  • In progetti che richiedono elasticità rigorosa, il punto a coste 1×1 ritorto è una scelta eccellente.

Parte di una canotta lavorata in cotone con l’orlo rifinito in punto a coste 3×1 mostra come questo punto mantenga il bordo tonico senza stringere eccessivamente.

Canotta in cotone con orlo rifinito in punto a coste 3x2

Conclusioni

La scelta del punto a coste più adatto dipende dalle caratteristiche di aderenza ed elasticità desiderate. I punti a coste con alternanza uniforme offrono maggiore versatilità, mentre quelli disomogenei sono perfetti per rifiniture eleganti. Sperimentare rimane sempre la chiave per trovare la soluzione perfetta per ogni progetto.

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