Scegliere il Filato Giusto: Acrilico, Misto o Cotone
Se c’è una cosa che ho imparato nel mio percorso con il lavoro a maglia, è che il filato giusto può trasformare un progetto da ‘carino’ a ‘meraviglioso’. Recentemente, mentre curiosavo tra i miei vecchi gomitoli in cerca di ispirazione per il prossimo progetto, mi sono chiesta: quanto influisce davvero la scelta del filato? Così ho deciso di fare un piccolo esperimento e condividere con voi i risultati!
In questo post, esploreremo insieme tre tipi di filati, concentrandoci in particolare sulla loro composizione. Vedremo come la composizione del filato – che può essere naturale, sintetica o mista – influisce sulla lavorazione, sui punti che valorizza di più e sui progetti per cui è più adatta.
Questi filati sono simili tra loro per tipo di torsione, ma differiscono proprio per la composizione: il primo è 100% acrilico, il secondo è un mix di 60% cotone e 40% acrilico, mentre l’ultimo è 100% cotone. Già a colpo d’occhio si notano alcune differenze interessanti. Ma come si comporteranno sul ferro? Quali punti a maglia valorizzeranno meglio? E cosa si potrà realizzare con ciascuno? Scopriamolo insieme.
Cominciamo con il filato più soffice e morbido, 100% acrilico che ho ordinato in set di colori coordinati tra loro. Ha uno spessore di 2 mm ed è costituito da quattro capi. Questo filato è molto morbido, con una torsione leggera, una superficie liscia che non si sfilaccia, e al tatto risulta caldo e corposo, senza sensazione di sintetico. Presenta una leggera lucentezza ed è adatto a tutti i tipi di punti a maglia: in piano, in rilievo o traforati. Si lavora comodamente con ferri da 3,75 a 4,5 mm, offrendo una grande varietà di possibilità creative.
La lavorazione con questo filato è facile e ci si abitua rapidamente a dosare la tensione, poiché il filato non è né rigido né troppo elastico. È perfetto per chi è alle prime armi, poiché nasconde bene le imperfezioni dovute a una tensione irregolare, grazie al suo volume morbido. Sia il diritto che il rovescio risultano uniformi, anche nei punti a coste. La maglia legaccio ha una stesura morbida e regolare. Questo filato è particolarmente indicato per i punti a rilievo, che vengono valorizzati e ammorbiditi dal filato stesso.
Inoltre, si possono scegliere colori perfettamente coordinati per portare un tocco di armonia cromatica ai propri progetti. Con tonalità non troppo accese, ma tendenti al pastello, questo tipo di filato è ideale per punti come il pavone, le onde o il favo, dove i colori ben coordinati possono davvero impreziosire l’intero lavoro.
Questo filato voluminoso e soffice, senza risultare pesante, è perfetto per realizzare cappellini, sciarpette, scaldacolli, gilet e copertine. È particolarmente adatto per le prime esperienze, perché riempie lo spazio tra le maglie, nascondendo piccoli difetti di tensione.
Passiamo ora al secondo tipo di filato, composto per il 60% da cotone e per il 40% da acrilico, anch’esso costituito da 4 capi con una bassa torsione. Si lavora comodamente con ferri da 2,5 a 3,5 mm.
La differenza rispetto al filato precedente è evidente sia al tatto che alla vista. Questo filato è meno soffice e voluminoso, risultando più consistente e denso al tatto, con una sensazione più fresca. La colorazione è uniforme, con una tonalità più opaca, priva della lucentezza del filato 100% acrilico. Sebbene mantenga una certa morbidezza, questa è meno calda.
È ideale per i punti traforati e si comporta bene anche nei punti in piano. Tuttavia, per i punti a rilievo, non ci si può aspettare la stessa profondità del rilievo che si ottiene con il filato più soffice; la consistenza meno morbida tende a “inglobare” il rilievo, che risulta quindi più modesto.
Questo filato è adatto per realizzare magliette o canotte estive, stole leggere o copertine per proteggersi dal fresco serale. Richiede un buon bloccaggio, soprattutto se utilizzato per punti traforati.
Infine, passiamo all’ultimo filato, composto al 100% da cotone. Anche questo è realizzato da più capi con pochissima torsione. In questo caso, l’assenza di acrilico è evidente: il filato è completamente liscio, meno morbido degli altri e non ha elasticità.
La sua morbidezza è dovuta alla composizione dei fili sottili e alla leggera torsione, che garantisce un buon drappeggio. Questo filato è ideale per lavorare con ferri da 2,5 a 3,5 mm, per creare magliette molto sottili ed estive, come canottiere, che, grazie alla composizione del filo, avranno una fluidità paragonabile a quella della viscosa o della seta. Lavorare con questo filato richiede un po’ più di esperienza, poiché è necessaria una tensione ben dosata e regolare.
Spero che questo confronto vi abbia dato qualche spunto utile per scegliere il filato giusto per i vostri prossimi progetti. Come avete visto, ogni filato ha il suo carattere unico e la sua composizione influisce molto sul risultato finale. Non abbiate paura di sperimentare: ogni gomitolo è una nuova opportunità per creare qualcosa di speciale. Quale di questi provereste per primo?
Se hai bisogno di ripassare le basi, ecco alcune guide utili:
Come lavorare a diritto
Imparare lavorare a rovescio
Come avviare le maglie
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